Da Sigmund Freud a Roberto Cheloni

Istituto di Ricerca Scientifica S. Freud

Viale Montegrappa, 64
31100 Treviso


www.facebook.com/irs.freud
istitutos.freud@libero.it

Musica come veicolo di messaggi non verbali ed esperienze corporee asimboliche.

08.05.2014 09:19

-Fu scritto (Di Benedetto) che "la musica rinvia al mondo inconscio anche perché risveglia alcune nostre esperienze asimboliche, depositate nelle memorie del corpo".
Nei timbri, nel variare dei suoni della voce, si mostra il legame tra il corpo e la parola; è necessario in analisi sintonizzare con le inflessioni di voce del paziente per mantenere vivo il legame tra le esperienze rappresentate dalle parole e la loro radice semantica. I messaggi non verbali, la gestualità, gli ammiccamenti sono un richiamo irresistibile ad esperienze percettive arcaiche(..).- R. Cheloni, MUSICA MAESTRO! (titolo del Convegno tenuto nel 2006 presso il Collegio Vescovile 'Pio X' di Treviso; lo scritto verrà pubblicato nel 2° volume di "SCRITTI"). Nel silenzio dei sogni la musica, i suoni, le parole udite diventano immagini. In un sogno 'Claudette' raccontò che aveva fatto un sogno e di non riuscire a spiegarsi di dove le venisse l'immagine di un un'insegna che illuminava la strada nell'oscurità della notte attraverso intermittenti fasci di 'LUCI'; lei aveva provato la strana sensazione di qualcuno che la mettesse in guardia...poi ricordò che suo padre tornando a casa chiamava a voce alta: 'LUCI' (sua madre) e che il suono di quella voce aveva per lei il significato della 'presenza'...'LUCI' era stata la musica, 'LUCI' la canzone della sua vita infantile (NEL MARE LUCCICA L'ASTRO D'ARGENTO...cantava suo padre) ricompariva nel sogno sottoforma di 'luci' che illuminavano ad intermittenza la strada buia, ma anche 'luci' che controllavano ogni suo passo...L'ANALISI SOLAMENTE POTEVA 'ILLUMINARE' COME LA VERA MUSICA IL SUONO 'LUCI'

Argomento: Musica come veicolo di messaggi non verbali ed esperienze corporee asimboliche.

Nessun commento trovato.