Quando un essere umano è vissuto immerso in uno scenario dove il dialogo che si snoda nella relazione intrapsichica è stato connotato da uno sfondo semivelato, ma sempre uguale nella costante ripresentazione di un'unica "scena modello" -forse il solo esperimentato modo di poter godere degli affetti famigliari- qualcosa si innesta dentro di lui, un 'corpo estraneo all'Io' che invalida la possibilità di dare voce al proprio personale desiderio e rende 'impossibile' all'analista l'interpretazione classica...Allora è il momento in cui l'Analista-Teseo comincia a ripercorrere in analisi la storia clinica del paziente per scoprire il 'segreto' di famiglia e renderlo umano e non più perturbante allo sconvolgimento del paziente.. (ripensando a "SCENE MODELLO" di R. Cheloni)
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