R: cosa comporta la perdita dell'Identità nel sociale?
La presidenza 01.10.2014
La Scuola dei nostri giorni ha perso il riferimento con l'identità, lo ha perduto via via sempre più togliendo all'insegnamento della Lingua Italiana (con la Letteratura) e all'insegnamento della Storia il valore che avevano avuto -FINO ALL'USCITA DEI "DECRETI DELEGATI"- a partire dalla Scuola Elementare. L'insegnante DI lETTERE che desideri e si impegni a svolgere a fondo il suo compito di insegnante-educatore (non è pensabile alcun riferimento 'identitario' senza educazione e neppure nessun 'insegnamento' che rimanga stabile riferimento nella crescita) si trova davvero in grave difficoltà. Spesso rischia persino la salute psico-fisica, come ben dimostrano le ricerche di psichiatri-psicoanalisti-medici del lavoro (vedi il libro: "Scuola di follia",V. Lodolo D'Oria, 2005, Armando Editore. L'istituto "Sigmund Freud" offre un colloquio gratutito a chi lo richieda anche per questa problematica e negli incontri pubblici affronta costantemente le problematiche sociali dei nostri giorni comprese le più difficili da comprendere e vivere. Le nomino solamente di R. Cheloni: LA SOCIETÀ MANIACALE, ora in "SCRITTI -1996-2010-"
R: cosa comporta la perdita dell'Identità nel sociale?
LA PRESIDENZA 01.10.2014
LA PERDITA DELL'IDENTITÀ È UNO DEI TEMI DI RICERCA PIÙ SIGNIFICATIVI CHE L'ISTITUTO DA TEMPO HA AFFRONTATO E CHE RIMANGONO IL CENTRO DI OGNI SEMINARIO ED INCONTRO PUBBLICO. L'IDENTITÀ È CIÒ CHE COSTITUISCE FIN DALLA NOASCITA IL 'TESTO' DELL'INCONSCIO, TESTO CHE SOLO ATTRAVERSO 'LA MEMORIA' E LA CONSAPEVOLEZZA CHE ACCOMPAGNA LA MEMORIA PUÒ FORNIRE 'LORDINE' CHE PERMETTE DI COMPORTARSI NEL MODO CONSONO ALLA VITA E AL BENE DEL SOGGETTO NEL MOMENTO DELLA NECESSITÀ. 'ORDINE' DATO NELLA TRASMISSIONE DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE (NONNI-GENITORI-FIGLI), 'ORDINE' TRASMESSO INCONSAPEVOLMENTE E 'QUASI INESORABILMENTE' DALL'INCONSCIO STESSO DEI GENOTIRI (o chi ne fa le veci). La nostra Scuola suppliva ed arricchiva la trasmissione identitaria attraverso l'insegnamento accurato sia della Lingua che della Soria, Lingua che prevedeva la conoscenza della 'sintassi', cioè della 'logica' del pensiero articolato (compresa la Lingua locale). Storia che comprendeva l'analisi storica del passato per lo studio del 'presente' (impossibile 'studiare' -cioè capire le movenze, l'antropologia di un popolo, di un'etnia, di un paese..)senza conoscerene il passato storico
COSA CAMBIA LA PSICOANALISI?
I.R.S.S.F. 26.06.2014
Cosa cambia la psicoanalisi? SEMPRE PIÙ LE NEUROSCIENZERICONOSCONO QUANTO STRETTO SIA IL LEGAME CHE INTERCORRE CON LA PSICOANALISI E LA SUA OPERA. "La psicoanalsi è una "situazione antropologica fondante: nessuno incontra nella vita qualcuno che sappia ascoltarlo, 2-3-4 ore alla settimana. La psicoanalisi mira alla libertà, apre all'invenzione (..). A volte siamo legati ai nostri sintomi, più che a noi stessi. La psicoanalsi è il trattamento di elezione per chi cerca cambiament idi più ampia portata rispetto ai sentimEnti fondamentali, rispetto a sé e alle modalità di relazione. É una sorta di RI-APPRENDIMENTO, CHE COMPORTA MODIFICAZIONI NEGLI SCHEMI DI TRASMISSIONE SINAPTICA NEURONALE: È UN PROCESSO CHE RICHIEDE QUINDI DEL TEMPO SUFFICIENTE AD INCORPORARE NELLE RETI NEURALI DELLE RAPPRESENTAZIONI L'UNO DELL'ALTRO, CHE RIMARRANNO PER SEMPRE, UNA VOLTA CHE L'ANALISI SIA CONCLUSA (anche l'apparente indifferenza affettiva dei traumatizzati, è una protezione di cui non avranno più bisogno). Tutto ha una memoria, nell'uomo, perfino il cuore, le cui cellule trasmettono all' AMIGDALA (l'area cerebrale delle emozioni), ben lo sanno i portatori di peacemaker (..)". R. Cheloni, intervista televisiva del 2011 a cura di Christian Floris
Transgenerazionale
I.R.S.S.F. 19.06.2014
Ecco come il prof. R. Cheloni rispose a questa stessa domanda postagli il 23 maggio 2011 dalla dott. F. V. in un'intervista televisiva a seguito della pubblicazione del 1° volume di "SCRITTI-1996-2010".
-Le situazioni traumatiche (COME L'ABUSO) si trasmettono da una generazione all'altra, ma ciò che a volte è INDICIBILE per una generazione, diventa INNOMINABILE per la generazione seguente. IL TRANSGENERAZIONALE indaga sull'esordio della malattia psichica nella 3° generazione, dove il TRAUMA, SUBITO DALLA PRIMA, È IMPENSABILE-
-Le situazioni traumatiche (COME L'ABUSO) si trasmettono da una generazione all'altra, ma ciò che a volte è INDICIBILE per una generazione, diventa INNOMINABILE per la generazione seguente. IL TRANSGENERAZIONALE indaga sull'esordio della malattia psichica nella 3° generazione, dove il TRAUMA, SUBITO DALLA PRIMA, È IMPENSABILE-
Transgenerazionale (?)
Flavio 19.06.2014
Nel vostro sito e in Facebook vedo che parlate sempre di 'analisi transgenerazionale', ma non riesco a capire bene di che casa si tratta (?)
sogno, realtà e 'realtà psichica'
I.R.S.S.F. 18.06.2014
L'Inconscio non conosce il tempo, nè il limite che separa i vivi dai morti, nei sogni compaiono le persone morte e si presentano vive. Al risveglio spesso è al primo momento difficile 'ricordarsi' che sono morte. Freud analizzò con grande serietà questo fenomeno: non magia, nè comunicazioni extrasensoriali (a cui comunque non smise mai di interessarsi), ma la modalità dell'Inconscio che tiene saldamente in vita ciò che per il soggetto è stato il costituirsi dei legami fondamentali, nella trasmissione linguistica famigliare. Ma la mente criminale non ha le stesse modalità di 'sognare', non vi è solamente una differenza di 'quantità' di eccitamento e di 'spinta pulsionale' ad agire, vi è propriamente un modo differente di 'pensare' che il criminologo-psicoanalista solamente sa riconoscere. E' l'ascolto psicoanalitico (l'inconscio fronte all'inconscio del 'paziente' attraverso la trama parentale che ne ha portato via via la modificazione - modificazioni che le neuroscienze confermano sempre più chiaramente attraverso lo studio del cervello) che può far luce su quanto 'passa' nella mente criminale. Portatori di significative scoperte e possibile analisi, anche sotto questo aspetto, gli Scritti di R. Cheloni, psichiatra-psicoanalista-criminologo ed esperto di diritto penale. >In: "NOVITA' IN PSICHIATRIA" (ora in "SCRITTI-1996-2010) R. Cheloni scrive: "Con 'nuovi apparati per pensare', oggi la PSICHIATRIA-PSICOANALITICA prova a interrogare con strumenti più raffinati ciò che Freud denominava "IL DISAGIO DELLA CIVILTA" (..) LA CRESCITA ESPONENZIALE DEL MANCINISMO (..) NON PUÒ CHE FAR RIFELETTERE SUL FATTO CHE I FIGLI DEI GENITORI BIPOLARI (ossia affetti da psicosi ciclotimiche) presentano un eccesso di mancinismo. Si sa inoltre che l'ORGANIZZAZIONE CENTRALE CHE A LIVELLO MOTORIO SI TRADUCE NEL MANCINISMO, AUMENTA LA PROBABILITA' DI EVENTI SCHIZOFRENIFORMI O LA PSICOSI MANIACO-DEPRESSIVA. NON solo già nel 1980 W. e Y. scoprirono che gli psicopatici (criminali occasionali o delinquenti comuni) ipoculturalizzati presentavano, in percentuale , un eccesso di mancinismo del 14% (..)>
IMPORTANZA DELLA "COAZIONE A RIPETERE"
I.R.S.S.F. 12.06.2014
"Nelle fughe da casa, Tizia parodiava le uscite melodrammatiche della madre Sempronia. E' ciò che denominiamo (1.1) "relazione con l'altro in un ordine" -l'ordine pulsionale- "capace di appetitus ad rappresentandum". Non solo la coazione a ripetere si rese "innocua" (Freud), durante i primi mesi di trattamento, ma anche "utile" (Si ricordi che nell'ambito dei consigli sulla tecnica psicoanalitica, Freud non cessa di ripetere che la COAZIONE E' IL "MODO DI RICORDARE" del paziente). La RE-ISCRIZIONE della storia clinica di Tizia fece emergere un ricordo che le confermò di aver AGITO (scaricandolo nell'AGIRE COMPULSIVO) il DESIDERIO DELLA MADRE (una dei 'GUARDIANI')..". R. Cheloni, Il segreto di Tizia (conclusioni: LA MELODIA DELLE PULSIONI), SCRITTI, p.347
'fare esperienza' in analisi
I.R.S.S.F. 06.06.2014
-Soltanto un'analisi condotta su un vasto arco temporale può dar conto del livello di contaminazione che la "sonda psicoanalitica" (T. Bastianini, Amor sui, AA.VV., Generi e Generazioni, Milano 2008, p.62) ha prodotto sulle altre scienze sino a modificare FUNDITUS IL MODO DI FARE ESPERIENZA DI NOI STESSI E DELLA NOSTRA MENTE (..)- R. Cheloni, COMMENTO A CASSAZIONE PENALE-MA LA PSICOANALISI NON È UNA "PSICOTERAPIA". Le grandi scoperte di Freud che R. Cheloni pone non solamente alla base della sua ricerca scientifica, ma che percorre rivisitandole continuamente alla luce della Teoria Transgenerazionale, non possono venir contaminate alla radice di quanto Freud afferma pena il decadere della psicoanalisi stessa. Freud così si esprime nella lettera (1932)a Richard Streba che si accingeva a pubblicare un dizionario di psicoanalisi in dispense che aveva mostrato a Freud. "SO BENE CHE LA VIA DELLA LETTERA A ALLA FINE DELL'ALFABETO È MOLTO LUNGA, E CHE PERCORRERLA TUTTA SIGNIFICHEREBBE UN ENORME CARICO DI LAVORO PER LEI. PERCIÒ NON LO FACCIA, A MENO CHE NON SI SENTA COSTRETTO DA UNA NECESSITÀ INTERIORE: SI PIEGHI SOLTANTO A UNA COSTRINZIONE DE QUEL GENERE E NON OBBEDISCA MAI AD ALCUNA PRESSIONE ESTERNA".Freud, Prefazione al "Piccolo dizionario di psicoanalisi" di Richard Streba, 3 luglio 1932. Non a caso Freud ha rivolto queste parole all'ALFABETO della psicoanalisi, quando IL MODO DI "FARE ESPERIENZA DI NOI STESSI E DELLA NOSTRA MENTE" -Cheloni, cit. supra- È STATO MODIFICATO DALL'ANALISI. Si intuisce qui come la ricerca scientifica non possa procedere se il suo statuto viene costretto 'da ragioni esterne' a 'fare qualcosa' che non le appartiene. Che cos'è dunque il diritto? - "QUID JURIS?". LO ASCOLTEREMO NEL PROSSIMO SEMINARIO DI R. CHELONI
Sogni e analisi transgenerazionale
I.R.S.S.F. 06.06.2014
I sogni durante l'analisi si ripresentano e possono sembrare 'uguali' a 'sempre', ma all'ascolto dello psicoanalista-Teseo non possono celare le sottili varianti che stanno ad indicare che nell'inconscio qualcosa si è modificato: che il sogno non è più solamente la riproposizione invariata della situazione traumatica da cui ha tratto origine e a cui ritorna ogni qualvolta qualcosa che si è presentato durante la giornata ha avviato la formazione del sogno. Il sogno appare con sfumature diverse: immagini, colori, movenze, parole, 'personaggi'; il linguaggio del sogno ha subito una trasformazione che colora di sé il sogno. Una donna (in analisi da 2 anni) sognava ripetutamente che la sua casa andava a fuoco: un grande incendio devastante l'avvolgeva e a fatica lei riusciva a sollevare il figlioletto fra le braccia e scappare. Nel momento in cui fuggiva si svegliava in preda ad una profonda angoscia. Rebecca (così la chiamiamo qui) era vissuta in un ambiente famigliare apparentemente sano, così sembrava dai suoi racconti in seduta, ma 'stranamente' la sua vita era stata costellata di abbandoni traumatici, senza apparente ragione. L'analisi risalì le generazioni e via via fece chiarezza sugli 'abbandoni' che il bis-nonno paterno, il nonno e il padre della paziente avevano subito in tenerissima età. Gli abbandoni avevano comportato molti cambiamenti di ambiente, di paese, di casa (..). Rebecca -ad un certo punto dell'analisi- sognò che teneva tra le mani un vassoio di cibo che aveva appena tolto dal fuoco, avvolto in un canovaccio per non scottarsi, ma all'improvviso il suo vestito di lana prendeva fuoco sul dorso. Rebecca allora chiamava sua madre perchè l'aiutasse prendendole il piatto di cibo, ma la madre pareva non capire il pericolo e restava ferma. Allora Rebecca posava il piatto sul tavolo e spegneva il fuoco, che sembrava stesse per avvogerla, con il canovaccio. La paziente si era svegliata con una sensazione di 'stranezza', ma non di angoscia. Rebecca aveva oltrepassato qualcosa che nell'inconscio la costringeva a riproporre l'incendio come unica via di uscita all'angoscia del continuo cambiamento di casa -sinonimo degli abbandoni che il padre e il nonno avevano subito-. Ora poteva spegnere quel fuoco che ancora bruciava, ma restare nella sua casa.
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sognare ad occhi aperti
Giuseppina 03.06.2014
Spesso mi capita di 'sognare ad occhi aperti': storie, avvenimenti, cose che mi piacerebbe poter fare o vivere. quando guardo un film, sia 'bello' che 'brutto' poi la notte non riesco ad addormentarmi e invece di sognare davvero, addormentandomi, sto sveglia e fantastico ciò che potrebbe succedere o che mi fa paura che possa accadere...('). Ho un lavoro, ma non sono riuscita a fare quello che da bambina avevo pensato che avrei fatto.

